Elio Mercuri

Carboncino su carta raffigurante allo specchio
"Allo specchio", 1983

Attraverso le antiche immagini


La visualizzazione della ricerca di Ornella de Cataldo consente di dare emergenza ai tempi interni di un’espressività che sempre si è svolta nell’interiorità-separazione del mondo del reale inteso nella sua accezione di oggettivo.

Nei confronti di questa presenza esterna l’artista ha avvertito come il senso di un’oppressione – questi spazi che si restringono, gremiti di “cose”, in un arredo ossessivo ingombrante che non lascia entrare la luce del sole. Il colore infeltrisce, si fa brumoso e denso, l’aria si oscura e il gesto più semplice – “La donna allo specchio” – “La donna che cuoce il pesce rosso” – si trasforma e si trasmuta in situazione di tragedia congelata, che soltanto un lampo ironico può allontanare e nel distacco porre argine alla ossessiva aggressività.

Testo integrale




Rivelazione


Poche volte ci è dato sentire una ricerca come risposta a un dovere, inevitabile, dominata dal senso della “necessità dei greci”; segno di un destino come di fronte al lavoro di Ornella de Cataldo. Dominata dalla forza dei fati, senz’altra possibilità né di fuga né di scelta, in viaggio; nel viaggio da compiere senza certezze di approdi, privo di oracoli.
Da compiere e basta, attraverso la “spoliazione di ogni condizione” in un restringersi sempre più dello spazio consueto per perdersi in una dimensione sconosciuta eppure luogo di vera identità, la de Cataldo ha rapidamente superato, si è liberata di ogni richiamo suadente, di ogni conforto d’illusione di ogni ausilio di ragione e di cultura, nell’accettazione di un impulso, di un gesto che progressivamente scarnificava, le “scarniture dolorose” già avvertite da Virgilio Guzzi che ebbe a seguirla nel suo lavoro di pittrice dalle origini – a metà degli anni 50′ quando veniva dalle lezioni di Toti Scialoia – ma come chiusa in un’esperienza che la sospingeva a maturare altre dimensioni della ricerca in alcuni grandi maestri di questo secolo, Nolde, soprattutto Sironi e Picasso nell’attrazione verso una forza di pittura capace di incarnare di immaginare la tragedia e la grandezza dell’umano, del “troppo umano”.

Testo integrale

Hildegard Schmid

Quadro raffigurante Bambina con la capra
"La bambina con la capra", 1992

Ornella de Cataldo

 
Il temperamento di Ornella de Cataldo si distingue per un’energia maschile e una vitalità femminile. Rispetto alle tendenze moderne, delinea una personalità spericolata e singolare che rileva in maniera drammatico-soggettiva e tecnico-sofisticata il carattere tipico del dualismo tra valori sostanziali e plastici. Attraverso la costruzione di spazi e l’accentuazione dei colori, l’artista trasforma tale dualismo in una persuasiva euforia onirica.
 
[…] Le particolarità delle passioni della sua istintiva estetica condizionano, tra l’altro, l’opposizione impulsiva a concentrarsi sulla trasformazione dei suoi abbozzi, e il suo coraggio introverso e distruttivo nel sottoporre l’opera a una pittura sovrapposta e quindi alla sua distruzione. In questa maniera, non può nemmeno nascere una raccolta di materiale abbozzato oppure un inventario controllabile.
 
 

Virgilio Guzzi

Copertina Marguttiana
Copertina catalogo dell'esposizione, "La Marguttiana", Roma, anni '60

Articolo per l’esposizione alla Galleria “La Marguttiana”, Roma, anni ’60